Agevolazioni prima casa e vendita immobile: modifica disciplina e rischi da evitare

Quali sono le modifiche e rischi da evitare se si acquista la prima casa oppure si decide di venderla dopo 5 anni dall’acquisto.

La recente ordinanza della Corte di Cassazione, datata 3 novembre, ha fornito importanti indicazioni in merito alle agevolazioni fiscali legate all’acquisto della “prima casa”. In particolare, la sentenza riguarda coloro che decidono di vendere la propria abitazione entro i primi 5 anni dall’acquisto.

agevolazioni acquisto prima casa
Quali sono le agevolazioni per coloro che acquistano la prima casa (valtiberinainforma.it)

Secondo la pronuncia della Cassazione, chi vende casa entro questo periodo può mantenere l’agevolazione fiscale. Ma entro un anno dalla cessione deve procedere all’acquisto di un nuovo immobile destinato a diventare la sua abitazione principale. Tale decisione mira a incentivare l’acquisto di una nuova casa di proprietà, contribuendo così al sostegno del settore immobiliare.

L’acquirente perde il diritto all’agevolazione se, entro un anno dalla vendita, si limita ad acquistare la nuda proprietà di un’altra abitazione. La decisione mira a tutelare gli acquisti di proprietà, specialmente per coloro che sono costretti a frequenti trasferimenti di residenza.

Agevolazioni e limitazioni

L’agevolazione “prima casa” consente di beneficiare di imposte ridotte sull’atto di acquisto di una nuova abitazione, purché siano soddisfatte determinate condizioni. Nel caso di acquisto da un privato o da un’azienda con vendita esente IVA, l’imposta di registro è del 2% anziché del 9%, mentre le imposte ipotecaria e catastale sono fisse a 50 euro ciascuna.

agevolazioni per chi vende la casa entro 5 anni dall'acquisto
Anche coloro che vendono casa entro 5 anni dall’acquisto possono avere agevolazioni (valtiberinainforma.it)

Se l’acquisto avviene da un’impresa con IVA, l’imposta sul valore aggiunto è del 4% anziché del 10%, con imposte di registro, catastale e ipotecaria fisse a 200 euro ciascuna. È importante notare che l’imposta di registro proporzionale (2%) non può essere inferiore a 1.000 euro. Tuttavia, l’importo effettivo può essere ridotto grazie allo scomputo dell’imposta proporzionale già versata sulla caparra o al credito d’imposta per l’acquisto della “prima casa”.

Le novità del 2023 includono la riduzione dell’imposta di registro e dell’IVA, se si acquista rispettivamente da privati o da imprese. Inoltre, è prevista l’esenzione da imposta di bollo, tributi speciali catastali e tasse ipotecarie sugli atti assoggettati all’imposta di registro e quelli necessari per gli adempimenti presso catasto e registri immobiliari.

Per coloro che non hanno ancora compiuto 36 anni nell’anno del rogito e con un Isee massimo di 40.000 euro, è disponibile il bonus prima casa under 36. Tuttavia, è importante notare che se uno degli acquirenti compie 36 anni entro il medesimo anno del rogito, il bonus non sarà applicabile. In caso di più acquirenti, il bonus spetta esclusivamente a chi rientra nei requisiti. Gli altri potranno beneficiare delle agevolazioni “prima casa” se ne hanno i requisiti necessari.

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