Soffri di rettocolite ulcerosa? Sapevi che hai diritto alla corresponsione, da parte dell’Inps di un assegno di invalidità? Ecco i dettagli.
E’ un dato di fatto ormai conclamato che i casi più gravi di malattia di Crohn o rettocolite ulcerosa possano causare una sintomatologia difficilmente compatibile con molte attività quotidiane e lavorative, costringendo a numerose assenze sul lavoro e rendendo difficile lo svolgimento delle attività professionali, soprattutto di tipo fisico.
I soggetti affetti possono sperimentare, tra l’altro, dolore e frequenta necessità di minzione, complicanze come fistole, interventi pregressi di notevole importanza come la colectomia, disturbi da malassorbimento e ripercussioni psichiche che possono condurre a disturbi ansiosi e depressivi. Per tutte queste ragioni, l’Inps accorda a questi ultimi, previa domanda dell’interessato, un assegno di invalidità civile. Vediamo quindi la relativa procedura e quali benefici se ne possono ottenere.
Invalidità per MICI: tutto quello che c’è da sapere.
L’invalidità civile è quindi un riconoscimento che cerca di andare incontro ai soggetti affetti da situazioni particolarmente gravi di MICI: consiste di fatto in un punteggio stabilito da una commissione sulla base della storia clinica del paziente che consente di ottenere benefici diversi. Tra i riconoscimenti dell’invalidità civile MICI ci sono benefici di tipo economico, come l’indennità di accompagnamento, il riconoscimento della condizione di handicap che può consentire l’ottenimento di speciali permessi sul lavoro, gli assegni e la pensione di invalidità civile e altri riconoscimenti minori, ma utili nella vita quotidiana, come ad esempio il contrassegno che consente il parcheggio nelle aree per portatori di handicap.
A seconda della gravità della patologia e del suo impatto sulla vita quotidiana, i pazienti affetti da MICI vengono suddivisi in classi. Ai pazienti più gravi viene assegnata una percentuale di invalidità tra il 61 ed il 70%. Si tratta di soggetti affetti, tra gli altri disturbi, di anemia e di costanti alterazioni del transito intestinale con importanti limitazioni in ambito sociale e lavorativo. Mentre le classi di invalidità inferiori al 66% danno diritto ad altri benefici tra cui l’iscrizione alle liste di collocamento mirato e il congedo straordinario per cure.
Le modalità di presentazione della domanda variano a seconda delle diverse aziende sanitarie. Il paziente dovrà fornire ad un’apposita commissione esaminatrice una documentazione, quanto più possibile completa, che attesti il proprio stato di salute e portarla con sé in occasione del colloquio con la commissione cui è rimessa la valutazione dell’invalidità. Inoltre, il paziente ha diritto a presentarsi alla commissione accompagnato da un medico legale di fiducia che lo assista.
