Aurora Boreale, smeraldi e ametiste colorano i cieli scandinavi, e non solo: le leggende nordiche sono affascinanti e sconosciute.
Spettacolo della natura da mozzare il fiato, chiunque dovrebbe vedere almeno una volta nella vita l’Aurora Boreale. Pietre preziose che riflettono e colorano il profondo manto stellato dei paesaggi nordici. Norvegia, Lapponia Svedese, Lapponia Finlandese e Islanda, dai Paesi scandinavi è possibile ammirare un quadro del genere. Quasi nessuno però sa che dietro tanta bellezza, ci sono leggende assurde, pari alle stranezze del folklore italiano. No, non c’entrano sempre le divinità pagane, questa volta Loki e Thor stanno al loro posto. A determinare la particolarità delle leggende nordiche, sono protagonisti inaspettati.
La storia scientifica di questo fenomeno naturale è così longeva da far pensare che praticamente l’Aurora Boreale esista da sempre. Si parla di ben 25 secoli attraversati da storie e leggende tipiche del territorio, ma che sono davvero in pochi a conoscere. A rendere speciale questo luogo è anche la cultura, non solo la bellezza del cielo più romantico di sempre.
Chissà che visitando questo luogo, tra un paesaggio innevato e l’altro, oltre i riflessi di questo specchio di cielo unico al mondo, non si possano trovare queste stranezze… l’immaginazione è potente, può tutto! Ecco le leggende che caratterizzano l’Aurora Boreale.
Aurora Boreale, le leggende più assurde: niente fischi e ritardi!
Cosa significa niente ritardi e fischi? Ebbene, proprio come le tradizioni italiane più particolari, anche nei Paesi scandinavi ci sono delle stravaganze non di poco conto. Le più famose riguardano anche il rispetto di alcuni gesti. Appunto, quando si ribadisce di fare attenzione ai fischi e ai ritardi, si comunica un monito importante ai più “caciaroni” che meno osservano questo mood nordico. Sarà anche per questo che le popolazioni del luogo sono così ligie alle regole? La tradizione e la cultura sono sempre alla base della società, ecco le leggende che contraddistinguono l’Europa del Nord.
Si dice che in prossimità dell’Aurora Boreale, sia assolutamente vietato compiere alcuni gesti. I primi che vengono considerati leggi da seguire per il rispetto della vita e dell’universo intero, riguardano proprio il non emettere fischi ed applausi. Insomma, tutto ciò che contraddistingue l’italiano medio e che lo differenzia da uno scandinavo molto più riservato! Ma qual è la ragione che regge questo comportamento?
Secondo un’antica credenza Sami, genericamente i lapponi, è vietato in prossimità dell’Aurora richiamarla, applaudirla o emettere dei fischi e qualsiasi azione fonte di chiasso. Questo potrebbe disturbare gli spiriti che si dica attraversino i cieli proprio durante il fenomeno naturale. Cosa accadrebbe se di trasgredisse al divieto? Secondo i lapponi gli spiriti ascenderebbero dal loro tragitto, e li rapirebbero senza farli tornare indietro!
Questa non è l’unica credenza del territorio. Infatti, c’è chi si spiega un fenomeno tanto bello, prendendo in considerazione le movenze di un animale molto comune nei Paesi nordici. Si tratta della volpe. Appunto, in finlandese l’Aurora Boreale viene chiamata “revontulet”, che significa “fuochi della volpe”. Cosa combina la volpe in questione? Dettaglio essenziale, è una volpe magica dal manto luminescente.
Secondo i finlandesi è proprio lei l’artefice del disegno nel cielo. Infatti, la ritardataria stava per mancare all’appuntamento più importante del periodo, il festival invernale. Allora, stancatasi del tragitto, tra una coltre di neve e l’altra, ha finito per non tenere più in alto la coda, e provocare questi flussi luminescenti che si infrangono tra le stelle.
Ecco perché esiste l’Aurora Boreale. Le leggende dimostrano come in ogni luogo del mondo ci sia sempre un po’ di storia mista all’immaginazione. Chissà se un giorno, esplorando il manto prezioso non si possano udire i richiami degli spiriti o una volpe ritardataria.
