Blocco emotivo, come trasformarlo: puoi imparare a controllare le emozioni e trarne grande vantaggio nella tua vita.
Sarà capitato più o meno a tutti di ritrovarsi almeno una volta dinanzi ad un gruppo di persone e non riuscire a pronunciare nemmeno una parola per inserirsi all’interno di un discorso. Si chiama blocco emotivo, o comunemente conosciuto come ‘timidezza’, quello stato d’animo che non ci consente di esprimerci a fondo ed essere pienamente se stessi dinanzi agli altri.
Il blocco emotivo può derivare da diverse cause e può in alcuni casi essere particolarmente invalidante perché fa sì che intorno a noi si crei una bolla dalla quale appare sempre più difficile uscire. Eppure, un modo c’è. È possibile imparare a controllare le proprie emozioni e vincere quello stato di insicurezza che ci porta a stare alla larga dal mondo esterno. Abbattendo questa ‘barriera’ che si frappone tra noi e il mondo circostante, potremo trarne enorme vantaggio per la nostra crescita personale. Ecco come fare.
Blocco emotivo, come vincere la timidezza: c’è un infinito mondo di possibilità che ti aspettano
Condizionamenti esterni o un vissuto familiare difficile possono essere le cause che hanno inibito la naturale espressione dei nostri sentimenti fino a spingerci ad assumere un atteggiamento di chiusura verso il mondo. A seguito di un’esperienza per noi dolorosa, il blocco emotivo può prendere il sopravvento. Chiudersi in sé stessi però, può precluderci la possibilità di scoprire che intorno a noi esistono un mucchio di possibilità che possiamo sfruttare a nostro vantaggio. Uscire da questo status però è possibile.
- La prima cosa utile da fare è cercare di capire in quali momenti ed in quali circostanze la timidezza prende il sopravvento. Quali sono gli eventi che determinano in noi tale blocco. Molti si ritrovano a sperimentare questa sensazione nel momento in cui si trovano al centro dell’attenzione. Non amando le ‘luci dei riflettori’ puntate addosso, si innesca un meccanismo di protezione che porta la persona a pietrificarsi;
- Elimina i pensieri negativi dalla tua mente: molto spesso a creare quella sensazione di chiusura verso il mondo è l’opinione che abbiamo di noi stessi. Indipendentemente dal giudizio altrui, dovremmo imparare ad amarci e a non sabotarci. Siamo portati a guardarci allo specchio e ad evidenziare tutti i difetti. Facciamo autocritica, il che va bene perché significa sapersi mettere in discussione ma bisogna imparare a non farlo continuamente. Dovremmo eliminare dal vocabolario la congiunzione ‘non’. “Non ce la farò mai”, “Non ne sono capace”, “Non sono abbastanza bravo/a”, sono tutte affermazioni negative che annullano la nostra autostima
- Imparare ad affrontare una ‘situazione problematica’: spesso, per paura, dinanzi ad un problema ci voltiamo dall’altra parte e questo non fa altro che acuire quella fastidiosa sensazione che ci fa sentire soli, impotenti, incapaci di agire. Ebbene, la paura è uno stato d’animo che ci mette in allerta ma dovremmo imparare ad andarle incontro piuttosto che evitarla. Ci renderemo conto che nel nostro immaginario, lo scenario era più grave del previsto e questo ci aiuterà a ridimensionare il tutto ed a farci sentire padroni di noi stessi e delle nostre emozioni
- Mai trascurare un aiuto esterno: non siamo dei deboli se scegliamo di rivolgerci al sostegno di un esperto che sappia ascoltarci e consigliarci. Quando sentiamo che la situazione si sta facendo così difficile da credere di non riuscire a tornare più sui nostri passi, è doveroso per il nostro bene chiedere un sostegno psicologico per uscirne sicuramente più forti.
