Esiste un’età della felicità, lo afferma uno studio: ecco qual é

Essere felici non è facile. Eppure secondo la scienza esiste un’età in cui si può essere più felici rispetto ad altri periodi della vita.

Cosa vuol dire essere felici? Quali sono i fattori che determinano la nostra felicità? Forse per ognuno di noi i fattori sono diversi. C’è chi è felice trovando il lavoro dei sogni, chi è felice sposando la persona di cui è innamorato, chi è felice nel momento in cui diventa genitore. Eppure, secondo la scienza esiste l’età della felicità. 

esiste l'età della felicità
Secondo la scienza esiste l’età della felicità. – Valtiberinainforma.it

Una ricerca infatti ha compiuto un nuovo passo avanti, portando alla luce interessanti parametri che definiscono il benessere soggettivo nel corso della vita. Questo studio è stato condotto da studiosi tedeschi dell’Università di Colonia. I ricercatori hanno identificato un’età media in cui si raggiunge una sorta di “picco” di felicità. Vediamo qual è e cosa ha portato alla luce lo studio.

Cosa dice lo studio

Lo studio ha coinvolto oltre 460mila partecipanti in oltre 30 Paesi, si è concentrato sul concetto di “benessere soggettivo” (Swb), analizzando tre parametri chiave: soddisfazione di vita, affetti positivi e negativi. I risultati, pubblicati sulla rivista PsycNet, hanno rivelato interessanti tendenze nell’arco della vita.

quando si raggiunge il picco della felicità
C’è un’età specifica in cui si è più felici – Valtiberinainforma.it

Tra i 9 e i 16 anni, la soddisfazione generale diminuisce, aumentando leggermente fino ai 70 anni per poi declinare nuovamente fino ai 96 anni. Gli stati emotivi positivi mostrano un calo generale dall’infanzia ai 94 anni, mentre gli stati emotivi negativi hanno oscillato tra i 9 e i 22 anni, diminuendo fino ai 60 anni e poi aumentando nuovamente.

La principale autrice dello studio, Susanne Bücker, ha sottolineato che i cambiamenti significativi riguardano gli stati emotivi rispetto alla soddisfazione della vita nel suo complesso. Bücker ha evidenziato un trend positivo per un ampio periodo della vita, considerando sia la soddisfazione di vita che gli stati emotivi negativi.

Il leggero calo di soddisfazione tra i 9 e i 16 anni è stato attribuito ai cambiamenti fisici e sociali durante la pubertà. Tuttavia, la soddisfazione ritorna ad aumentare nella prima età adulta. Dalla tarda età adulta (65-70 anni in su), tutte le componenti del benessere soggettivo tendono a peggiorare, ipotizzando che ciò sia legato al declino delle prestazioni fisiche, peggioramento della salute e diminuzione dei contatti sociali.

Lo studio del prof. Colombo

Secondo il prof. Federico Colombo, psicologo e psicoterapeuta componente della Società Italiana di Psicologia Positiva, la ricerca fornisce un quadro interessante. Colombo sottolinea che la soddisfazione aumenta nell’età adulta, forse perché dopo i trent’anni si ha più tempo per perseguire i propri desideri.

Tuttavia, egli fa notare che la ricerca presenta alcuni limiti. La felicità è valutata in modo soggettivo, senza considerare il benessere mentale derivante dalle relazioni e se ciò che si fa è in armonia con i propri valori. Colombo enfatizza che la presenza di troppe emozioni positive non è automaticamente un indicatore di benessere, sottolineando l’importanza di un equilibrio tra emozioni positive e soddisfazione emotiva.

Che dire di voi? C’è stato un periodo in cui siete stati più felici rispetto ad altri o pensate che la vostra felicità debba ancora arrivare? Si può sicuramente dire che la felicità è un viaggio unico per ciascun individuo, influenzato dalla propria esperienza e percezione soggettiva del mondo.

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