Arrivano 6 pesanti cambiamenti dalla riforma per il fisco a cui dovremo adeguarci, ecco il consiglio dei commercialisti.
Il Fisco è una parte dell’amministrazione statale che si occupa dell’imposizione e della riscossione dell’imposte. In generale controlla la situazione delle finanze in tutto il Paese. L’ente che si occupa di questi controlli è l’Agenzia delle entrate, che dipende dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Ogni anno viene presentata una nuova riforma fiscale. L’obiettivo che viene imposto dalle riforme fiscali è quello di migliorarsi e di aiutare la nostra vita dal punto di vista economico e finanziario, ma i commercialisti ci avvisano che spesso potrebbe essere causato l’effetto contrario. Ecco sei delle novità trapelate che si stanno già stanziando e che nel 2024 saranno ufficializzate con la riforma fiscale.
Il Fisco e le sei novità sulla riforma 2024
La prima delle novità trapelate è la revisione sull’Irpef, che prevede l’estensione della no tax area fino a 8.500 euro per tutti, sia lavoratori dipendenti che pensionati. Per i redditi tra gli 8.501 euro e i 15.000 euro l’aliquota Irpef è al 23%, invece per quelli tra 15.000 e 28.000 euro l’aliquota sarà del 25%. Ci saranno anche modifiche per lo Statuto dei diritti del contribuente inserendo nuove tutele a difesa di quest’ultimi.
La terza novità è la possibilità di rateizzazione per il pagamento delle tasse di novembre che riguardano Partita Iva o autonomi, che già da inizio novembre, potevano scegliere se pagare tutto in una volta sola o rateizzare tutto da gennaio a maggio. Con la riforma si prospettano anche nuovi controlli fiscali più accurati e mirati a far uscire meno pignoramenti. Inoltre giovani, donne, disabili e under 30 che verranno assunti, al Sud, daranno alle imprese una deduzione del 120%. Infine si potrà anche scegliere di sottoporre un concordato preventivo biennale, permettendo di calcolare la base imponibile sulle tasse fisse in due anni.

La riforma fiscale porterà anche nuovi cambiamenti su molte altre questioni dell’economia e delle finanze. Avremo nuove deduzioni e detrazioni. Verranno revisionate alcune delle disposizioni per accise e imposte dedite alla produzione e ai consumi, assieme anche all’imposta sul valore aggiuntivo (IVA). La ritenuta d’acconto per i lavoratori autonomi verrà ridotta e ci saranno modifiche sulle tasse locali. Verrà ampliata la cedolare secca sui redditi dei fabbricanti e delle locazioni degli immobili a uso non abitativo.
Per finire gradualmente andremo a sovrastare l’Irap e potremo godere di un cambiamento sulle tassazioni dei redditi d’impresa e per gli investimenti a lungo termine, vedendo anche un ri-ordine sulle disposizione per i giochi pubblici.