Ti ha punto una zecca? Attenzione a non commettere assolutamente questi errori

Le zecche sono dei parassiti da non sottovalutare, la loro pericolosità risiede nelle infezioni che sono in grado di trasmettere nel caso di puntura, e nella difficoltà nel rimuoverle dalla pelle senza correre rischi.

Una passeggiata rilassante in montagna oltre a scaricarci dallo stress settimanale può regalarci anche delle brutte sorprese, sdraiandosi sul prato per godersi un po’ di riposo dopo la camminata, degli ospiti indesiderati decidano di stabilirsi sulla nostra pelle, sotto le nostre magliette, per nutrirsi un po’ con delle piccole gocce del nostro sangue.

Cosa fare e cosa non fare in caso di puntura di zecca
Ecco una piccola guida su cosa fare e non fare se punti da una zecca- (Valtiberinainforma.it)

Le zecche sono minuscole, pungono negli anfratti più remoti del nostro corpo, è importante saperle trovare e saperle rimuoverle correttamente, l’errata rimozione può comportare il distacco dell’apparato boccale, che continuerà anche se separato dal corpo a trasmettere infezioni, e rimuoverle il prima possibile, il rischio di infezione è direttamente proporzionale al tempo in cui si è a contatto con l’insetto. Ci sono alcuni accorgimenti necessari che ognuno dovrebbe sapere, qui di seguito andremo a vedere cosa fare e cosa non fare nel caso ci ritrovassimo delle zecche attaccate alla nostra pelle.

Cosa fare e cosa non fare in caso di puntura

Innanzi tutto non versare disinfettante o altri liquidi potenzialmente tossici, per cercare di stordire o soffocare la zecca o disinfettare la ferita, si rischia di aumentare l’afflusso di saliva emesso dalla zecca e quindi aumentare notevolmente la possibilità di trasmissioni di agenti patogeni. Bisogna poi fare attenzione a come si afferra la zecca, e mai tirare con forza.

Cosa fare e cosa non fare in caso di puntura di zecca
Afferra la zecca dalla testa, o dal punto più vicino possibile alla ferita, mai dal corpo- (OspedalinoKoelliker.it) – (Valtiberinainforma.it)

La zecca va afferrata delicatamente il più possibile vicino alla ferita, se possibile sulla testa, e bisogna tirarla stringendo quanto basta e molto lentamente. Nel caso la zecca non venisse fuori, non bisogna assolutamente tirare con più forza, piuttosto aggiungere un movimento rotatorio mentre si tira. Questo passaggio è molto delicato, in quanto essendo un insetto estremamente piccolo, può facilmente cedere sotto la pressione delle pinze, e rilasciare ulteriore saliva infetta.

Una volta rimossa bisogna assicurarsi che non ci siano parti di apparato boccale residui all’interno della puntura, nel caso ci fossero vanno tolti con delle punte sterili o aghi sottili, se anche in questo caso non si riescono a togliere, va necessariamente consultato un medico. Assicuratoci di aver rimosso la zecca nella sua interezza va disinfettata la zona con disinfettati trasparenti, in modo da poter osservare la puntura nei giorni successivi.

Infatti l’accorgimento finale è di monitorare la puntura, se la zecca non ha trasmesso infezioni, dovrebbe sgonfiarsi e sparire come una normale bolla di zanzara, nel caso non sparisca e anzi si ingrandisca arrossandosi, va immediatamente contattato un medico.

Bisogna sempre controllarsi quando si torna da una passeggiata in montagna, meglio se da qualcun altro. le zecche sono molto pericolose e se non estratte adeguatamente possono trasmettere infezioni rischiando di contrarre la malattia di Lyme. Se non si è sicuri di saper eseguire correttamente la procedura di estrazione è sempre meglio contattare un medico o recarsi in ospedale.

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