• mette in dubbio la sicurezza dell’altra persona, anche offendendo, e dicendo cose come “sei pazza/o”, “sbagli, come al solito”, “vuoi farmi credere che ho torto e lo sai bene” e cose simili.
  • il manipolatore mente, sapendo di mentire e il soggetto vittima cade in confusione, ma soprattutto viene messo alla prova, con menzogne sempre più grandi;
  • nel gaslighting il soggetto colpevole nega anche di fronte all’evidenza, rivoltando le accuse verso l’altra persona;
  • le menzogne continue portano la vittima a dubitare di se stessa, sempre di più;
  • il manipolatore attacca anche le figure che possono dare sicurezza alla vittima, come i genitori o i veri amici; alla fine riesce anche a isolare la vittima dagli altri;
  • Il manipolatore prima fa dei complimenti e poi sminuisce sempre di più la sua vittima, anche con frasi molto offensive (“non vali niente”, “sei inutile”, “è solo grazie a me se...” e simili); allo stesso modo è molto facile che mette tutti gli altri contro il soggetto, innescando anche atti di bullismo;
  • uno degli scopi del manipolatore è logorare mentalmente la vittima, in modo che ceda psicologicamente e non abbia la forza di reagire.

Solamente se si riconosce e si accetta di essere di fronte a una persona malvagia che tenta di manipolarci potremo difenderci, anche e forse soprattutto chiedendo aiuto. Il primo passo è il più difficile ma si può uscire da questo tipo di incubo e vivere una vita serena e appagante.