L’irrefrenabile voglia di fare acquisti anche quando questi non servono: come superare lo shopping compulsivo

Tra luci sfavillanti e oggetti desiderabili scopri il lato oscuro dello shopping compulsivo Scopri come liberarti da questa dipendenza.

Nel caleidoscopio delle vetrine accattivanti, lo shopping può celare una sottile trappola: lo shopping compulsivo. Al di là delle buste luccicanti, si nasconde un impulso incontrollabile che trasforma il piacere dell’acquisto in una spirale di tensione e rimorso.

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Sotto l’incantesimo dello shopping compulsivo: le radici di un desiderio incontrollabile Valtiberinainforma.it

Scopriamo insieme le insidie ​​di questa dipendenza moderna ,nota anche come oniomania. Questo fenomeno, dapprima esplorato dalla psichiatra Emil Kraepelin nel lontano 1915, si insinua nella nostra società moderna come una delle “nuove dipendenze”.

Cosa è l’oniomania e come affrontarla: ecco come liberarsi dello shopping compulsivo

Immagina un irresistibile impulso a comprare, una sindrome caratterizzata dalla tensione crescente, dove il desiderio di fare acquisti si trasforma in un vorticoso bisogno incontrollabile. La dottoressa Valeria Fiorenza Perris, Psicoterapeuta e Direttore Clinico di Unobravo, spiega che chi soffre di questa dipendenza continua a riempire la propria vita di oggetti, consapevole di non avere bisogno di nulla di ciò che acquista, ma incapace di resistere a questo impulso travolgente.

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Strategie per affrontare lo shopping compulsivo Valtiberinainforma.it

L’oniomania colpisce l’1% al 6% della popolazione, con un’inclinazione particolare nelle donne di classe sociale media tra i 35 e i 40 anni. Con l’avvento di Internet, questo fenomeno è cresciuto, consentendo a chiunque con una connessione di fare acquisti in qualsiasi momento e luogo. La pandemia ha accentuato questo problema, con l’isolamento e l’uso massiccio della tecnologia che fornisce un terreno fertile per lo shopping compulsivo online. La dottoressa Fiorenza Perris sottolinea come il semplice clic su uno smartphone possa eliminare il deterrente legato alla consapevolezza delle spese.

Ma quali sono i campanelli d’allarme? Se considerate lo shopping come un imperativo inalienabile, se il pensiero dell’acquisto diventa invadente e incontrollabile, potreste trovarvi di fronte a un problema serio. La patologia si manifesta con sessioni di shopping sempre più frequenti, che durano ore e influenzano negativamente la vita lavorativa e relazionale.  Tra i segnali evidenti della dipendenza da shopping troviamo gli sbalzi d’umore, l’astinenza, l’irrequietezza e le continue perdite economiche. Questo comportamento può mettere a dura prova le relazioni con la famiglia e gli amici, coinvolgendoli in problemi economici ed emotivi.

La dottoressa Fiorenza Perris spiega che spesso lo shopping diventa un rifugio per affrontare disagi emotivi, cercando sollievo e benessere immediato. Tuttavia, questa gratificazione è effimera, lasciando spazio a sensi di colpa e delusione. La terapia si rivela un prezioso alleato per chi cerca di liberarsi da questa dipendenza.  Un percorso terapeutico individuale o di gruppo può fornire uno spazio per affrontare e gestire la dipendenza, cercando alternative gratificanti e lavorando sulla prevenzione delle ricadute.

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